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Sommario:
GIOVEDI’ 20 MAGGIO P.V. A ROMA, AERANTI-CORALLO ORGANIZZA, INSIEME A FRT TV LOCALI, UNA CONFERENZA STAMPA PER ILLUSTRARE LE INIZIATIVE CONTRO L’INACCETTABILE IPOTESI DI EMANAZIONE DA PARTE DELL’AGCOM DI UN NUOVO PIANO DELLE FREQUENZE PER LE TRASMISSIONI TELEVISIVE DIGITALI TERRESTRI BASATO SU CRITERI DIVERSI DA QUELLI ADOTTATI NELLE SEI AREE TECNICHE GIA’ INTERAMENTE DIGITALIZZATE
■ Come già riportato nel precedente numero del TeleRadioFax, l’Agcom ha avviato nelle scorse settimane un procedimento per l’emanazione di un nuovo piano nazionale delle frequenze per le trasmissioni via etere terrestre in tecnica digitale.
Tale decisione, che si pone in evidente contrasto con il processo di pianificazione fino ad ora realizzato nelle sei aree tecniche già interamente digitalizzate (Sardegna, Valle D’Aosta, Piemonte Occidentale, Trentino Alto Adige, Lazio esclusa la provincia di Viterbo, Campania), è assolutamente inaccettabile in quanto lo schema di piano riduce enormemente le risorse radioelettriche previste per le televisioni locali, con gravi ripercussioni anche nelle sei aree già digitalizzate, come recentemente illustrato dal coordinatore AERANTI-CORALLO Marco Rossignoli in occasione del recente convegno nazionale DGTVi svoltosi a Milano.
AERANTI-CORALLO ha pertanto organizzato per giovedì 20 maggio p.v. alle ore 12.00, a Roma, presso la Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale (p.zza Montecitorio 131), una conferenza stampa congiunta con l’Associazione Tv locali Frt sul tema “La tv digitale deve essere anche locale”.
Nel corso della conferenza stampa, verranno illustrate le ragioni per le quali le imprese televisive locali sono assolutamente contrarie alla nuova ipotesi di pianificazione.
Saranno presenti alcuni parlamentari che hanno formulato interrogazioni e atti di sindacato ispettivo sul tema.
AERANTI-CORALLO affronterà dettagliatamente la problematica anche nel corso del RadioTv Forum 2010.
IL TESTO DELLE INTERROGAZIONI PRESENTATE AL SENATO E ALLA CAMERA
■ Quello che segue è il testo dell’Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-03163, presentato il 13 maggio u.s. al Senato dai seguenti senatori: Butti (PDL), Vimercati (PD), Grillo (PDL), Pardi (IDV), Cicolani (PDL) , Pinzger (UDC-SVP) , Adamo (PD) , Aderenti (Lega Nord), Alicata (PDL), Allegrini (PDL), Amato (PDL), Amoruso (PDL), Armato (PD), Asciutti (PDL), Balboni (PDL), Baldini (PDL), Barelli (PDL), Battaglia (PDL), Berselli (PDL), Bettamio (PDL), Bevilacqua (PDL), Bianconi (PDL), Blazina (PD) , Bodega (Lega Nord), Bornacin (PDL), Bosone (PD), Calabrò (PDL), Caligiuri (PDL), Carrara (PDL), Caruso (PDL), Casoli (PDL), Castro (PDL), Colli (PDL), Compagna (PDL), Contini (PDL), Cursi (PDL), D’Ambrosio Lettieri (PDL), De Eccher (PDL), De Feo (PDL), Delogu (PDL), Di Giacomo (PDL), Di Giovan Paolo (PD), Di Stefano (PDL), Digilio (PDL), Dini (PDL), Donaggio (PD), Esposito (PDL), Fantetti (Gruppo Misto), Ferrara (PDL), Filippi Marco (PD), Firrarello (PDL), Fistarol (PD), Fleres (PDL), Fluttero (PDL), Fontana (PD), Galioto (PDL), Gallo (PDL), Gallone (PDL), Gamba (PDL), Gentile (PDL), Germontani (PDL), Ghedini (PD), Ghigo (PDL), Giordano (PDL), Incostante (PD), Latronico (PDL), Lauro (PDL), Leddi (PD), Lenna (PDL), Licastro Scardinio (PDL), Longo (PDL), Magistrelli (PD), Mazzaracchio (PDL), Mazzatorta (Lega Nord), Menardi (PDL), Messina (PDL), Morra (PDL), Morri (PD), Mugnai (PDL), Mura (Lega Nord), Musi (PD), Musso (PDL), Nespoli (PDL), Nessa (PDL), Palmizio (PDL), Paravia (PDL), Pastore (PDL), Pegorer (PD), Piccioni (PDL), Pichetto Fratin (PDL), Pittoni (Lega Nord), Poli Bortone (UDC-SVP), Pontone (PDL), Possa (PDL), Ramponi (PDL), Ranucci (PD), Roilo (PD), Saia (PDL), Saltamartini (PDL), Sanciu (PDL), Sanna (PD), Scarabosio (PDL), Scarpa Bonazza Buora (PDL), Sciascia (PDL), Serafini Giancarlo (PDL), Sibilia (PDL), Sircana (PD), Soliani (PD), Stradiotto (PD), Tancredi (PDL), Totaro (PDL), Vaccari (Lega Nord), Valditara (PDL), Valentino (PDL), Valli (Lega Nord), Zanetta (PDL), Zanoletti (PDL).
– Al Presidente del Consiglio dei ministri.
Premesso che:
l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha avviato un procedimento per il completamento della revisione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il servizio di radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale DVB-T;
lo schema di piano sottoposto a consultazione da parte dell’Agcom si basa su criteri completamente diversi da quelli in precedenza adottati dalla stessa Autorità, con buoni risultati, per definire la pianificazione delle sei aree tecniche già completamente digitalizzate (Sardegna, Valle d’Aosta, Piemonte occidentale corrispondente alle province di Torino e di Cuneo, Trentino-Alto Adige, Lazio, esclusa le provincia di Viterbo, e Campania), tanto è vero che in tali aree tutte le tv nazionali e locali esistenti hanno potuto convertire le proprie reti in tecnologia digitale realizzando peraltro un dividendo di frequenze da assegnare a nuovi entranti; i nuovi ipotizzati criteri di pianificazione contrastano, ad avviso degli interroganti, con i principi in precedenza espressi dall’Agcom (in particolare con la delibera n. 181/09/CONS) in quanto prevedono la realizzazione di numerose reti K-SFN (cioè composte da più frequenze) in luogo di reti SFN (composte con una sola frequenza) e non garantiscono alle tv locali almeno un terzo delle risorse sotto il profilo tecnico-qualitativo, destinando alle stesse tv locali solo frequenze non previste dal piano di Ginevra 2006 (GE2006) e quindi non utilizzabili nelle aree italiane di confine; la citata delibera n. 181/09/CONS è stata peraltro recepita dall’art. 45 della legge 7 luglio 2009, n. 88, che ha modificato l’art. 8-novies, comma 4, del decreto-legge 8 aprile 2008, n. 59, convertito, con modificazioni, della legge 6 giugno 2008, n. 101, sicché l’eventuale modifica dei criteri di pianificazione ivi espressi dovrebbe ora avvenire con legge e non attraverso un provvedimento amministrativo dell’Agcom; qualora i nuovi criteri di pianificazione venissero effettivamente approvati verrebbero drasticamente ridotti gli spazi frequenziali delle tv locali e ciò comporterebbe la chiusura di moltissime imprese operanti da oltre 35 anni, con grave danno per il pluralismo del settore televisivo, per l’informazione sul territorio e per l’occupazione lavorativa nel comparto; inoltre, il contenzioso giudiziale generato da tale situazione causerebbe inevitabili ritardi al processo di digitalizzazione televisiva, si chiede di sapere se risultino le ragioni per le quali l’Agcom abbia avviato un processo di pianificazione, basato su criteri difformi da quelli in precedenza adottati, che riduce drasticamente gli spazi radioelettrici per le tv locali.
Analoghi atti sono stati presentati alla Camera. In particolare, si segnala l’interrogazione a risposta scritta n. 4/07193 degli on. Bocuzzi (PD), Marchioni (PD), Bobba (PD), Berretta (PD), Miglioli (PD), Rampi (PD) ed Esposito (PD), nonché l’interrogazione a risposta scritta n. 4/07191 dagli on. Caparini (Lega Nord), Bitonci (Lega Nord), Montagnoli (Lega Nord), Stefani (Lega Nord), Bonino (Lega Nord), Lanzarin (Lega Nord), Del Tenno (PDL), Lainati (PDL), Bernardo (PDL), DUssin (Lega Nord), Rainieri (Lega Nord), Bergamini (PDL), Germanà (PDL), Buonanno (Lega Nord), Mottola (PDL), Fogliato (Lega Nord), D’Amico (Lega Nord), Torazzi (Lega Nord), Consiglio (Lega Nord), Scandroglio (PDL), Romele (PDL), Pastore (Lega Nord), Lazzari (PDL), Bertolini (PDL), Chiappori (Lega Nord), Molteni (Lega Nord), Allasia (Lega Nord), Cavallotto (Lega Nord), Goisis (Lega Nord), Dozzo (Lega Nord), Callegari (Lega Nord), Follegot (Lega Nord), Gidoni (Lega Nord), Comaroli (Lega Nord), Grimoldi (Lega Nord), Polledri (Lega Nord), Molteni (Lega Nord), Crosio (Lega Nord), Pini (Lega Nord), Rondini (Lega Nord), Fedriga (Lega Nord), Bragantini (Lega Nord), Togni (Lega Nord), Desiderati (Lega Nord), Volpi (Lega Nord), Simonetti (Lega Nord).
STRADA IN SALITA PER IL RECUPERO DELLE PROVVIDENZE EDITORIA
■ Il decreto legge n. 40 del 25 marzo 2010 (c.d. “decreto sviluppo”), approvato nei giorni scorsi alla Camera con l’apposizione della questione di fiducia è ora in esame al Senato, dove le probabilità di ottenere l’inserimento di un emendamento finalizzato al ripristino delle provvidenze editoria appaiono tuttavia molto esigue.
Ricordiamo che la legge di conversione deve essere approvata dal Parlamento entro il termine del 24 maggio p.v.
AERANTI-CORALLO ENTRA NEL CAPITALE DI TIVU’
■ AERANTI-CORALLO è entrata nei giorni scorsi nel capitale di Tivù srl, la società fondata nel 2008 da Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, proprietaria della piattaforme Tivusat (operante gratuitamente via satellite a 13°Est) e Tivù (destinata al digitale terrestre).
Nel corso del RadioTv Forum (martedì 25 alle ore 16.45), verranno presentati i servizi offerti da Tivù e Tivusat per le emittenti televisive locali AERANTI-CORALLO.
RISCHIA DI RITARDARE ULTERIORMENTE LA REGOLAMENTAZIONE
DELL’LCN: PREOCCUPAZIONE DELLE TV LOCALI
Nell’ambito dell’istruttoria di tale procedimento, l’Agcom ha ora reso noto che intende assegnare a una società specializzata un sondaggio sull’emittenza locale per stabilirne il posizionamento nella numerazione automatica dei canali. Tale decisione, legata, in particolare, a verificare le attuali utilizzazioni analogiche dei numeri 8 e 9, desta una certa preoccupazione.
Infatti, l’eventuale attribuzione di tali numerazioni alle tv locali, che costituirebbe un ulteriore riconoscimento del ruolo delle stesse, non deve però assolutamente comportare, come da taluni ipotizzato, la riduzione dello spazio (dieci numeri) complessivamente previsto per le stesse, nelle prime numerazioni dello schema Agcom.
Un’eventuale riduzione di tali numeri sarebbe assolutamente inaccettabile in quanto causerebbe una evidente penalizzazione del settore televisivo locale. Inoltre, il sondaggio comporterà, inevitabilmente, un ampliamento dei tempi per la definizione del piano di numerazione, con gravissime ripercussioni nelle sei aree già digitalizzate, dove la mancanza di Lcn sta creando forti disagi all’utenza nella ricerca dei programmi. E’, altresì, evidente che la digitalizzazione del Nord Italia, calendarizzata per il secondo semestre del corrente anno, non possa essere effettuata in mancanza di Lcn. Da ultimo, occorre rilevare l’irrealizzabilità del sondaggio nelle sei aree già digitalizzate, dove è, evidentemente, impossibile verificare ascolti analogici in un contesto di trasmissioni ormai interamente digitale.
IL 25 E 26 MAGGIO, A ROMA, IL RADIOTV FORUM 2010
DI AERANTI-CORALLO:
ECCO IL PROGRAMMA DELL’EVENTO
DI AERANTI-CORALLO: ECCO IL PROGRAMMA DELL’EVENTO
■ Tra poco più di una settimana, il 25 e 26 maggio, si tiene a Roma la quinta edizione del RADIOTV FORUM di AERANTI-CORALLO, presso il Centro congressi dell’Hotel Melià Roma Aurelia Antica. Di seguito, riportiamo gli eventi principali in programma in questa “due giorni” che affronterà tutte le problematiche del settore radiofonico e televisivo locale e satellitare nell’ambito di appositi convegni, seminari e workshop, rimandando al sito www.radiotvforum.it per il programma completo, l’elenco delle aziende espositrici e per la preregistrazione all’evento.
MARTEDI’ 25 MAGGIO
Alle ore 10.15 il RADIOTV FORUM 2010 verrà inaugurato, come negli scorsi anni, con il “taglio del nastro” da parte del Viceministro allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani. A seguire, in sala Velasquez, si terrà l’incontro di apertura, introdotto con la relazione del coordinatore AERANTI-CORALLO e presidente AERANTI Marco Rossignoli sulle problematiche di attualità delle emittenti radiofoniche e televisive locali. Seguirà l’intervento di Luigi Bardelli, presidente CORALLO e membro dell’esecutivo AERANTI-CORALLO; quindi interverrà il Viceministro Romani. L’incontro proseguirà poi con l’intervento del Commissario Agcom Nicola D’Angelo, del Presidente DGTVi Andrea Ambrogetti, del Presidente della ARD – Associazione per la radiofonia digitale in Italia, Francesco De Domenico. Nel pomeriggio (ore 14.30) uno specifico seminario verterà sulle problematiche dell’avvio della radiofonia digitale in Italia: ne parleranno Marco Rossignoli e Stefano Ciccotti, a.d. di Rai Way, che si soffermerà in particolare sulle possibili sinergie tra le emittenti radiofoniche locali di AERANTI-CORALLO e Rai Way per l’avvio del digitale radiofonico in Italia. Le conclusioni sono affidate a Luigi Bardelli.
MERCOLEDI’ 26 MAGGIO
Alle ore 10.15 si aprono i lavori con un seminario, curato da Marco Rossignoli, sulle modifiche della disciplina per il settore televisivo al T.U. della radiotelevisione introdotte dal Dlgs 44/2010.
Alle ore 11.45, in una apposita tavola rotonda, verrà affrontata la questione delle misure di sostegno e delle provvidenze editoria per il settore, queste ultime recentemente soppresse con l’entrata in vigore del c.d. “decreto milleproroghe”. Della problematica ne discuteranno Marco Rossignoli, Luigi Bardelli, Elisa Grande (capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri), Alessio Butti, (PDL, Segretario della Presidenza del Senato), Paolo Gentiloni (Responsabile comunicazione del PD), Giovanni Rossi (Segretario generale aggiunto della Fnsi), Roberto Pellegrini (coordinatore nazionale del Coordinamento dei Corecom) e Maurizio Giunco (presidente della Associazione Frt Tv locali). Il dibattito verrà moderato dal giornalista di Italia Oggi Roberto Gagliardini.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
Parallelamente agli incontri in Sala Velasquez, quest’anno il RadioTv Forum di AERANTI-CORALLO ospiterà numerosi seminari e workshop. In particolare, segnaliamo il giorno 25 maggio, alle ore 15.00, un seminario sulla disciplina normativa e regolamentare in materia di pubblicità televisiva a seguito delle modifiche al T.U. della radiotelevisione introdotte dal Dlgs 44/2010 (curato dall’avv. Silvia Cardilli); alle 17.30 un seminario sulla disciplina dei rapporti di lavoro giornalistico nelle imprese radiofoniche e televisive locali (curato dall’avv. Mauro Maiolini). Il 26 maggio, alle ore 10.30, un seminario (a cura di Mauro Maiolini) sui trasferimenti di quote e azioni, aziende, rami di azienda, impianti nel settore radiofonico.
18 MAGGIO: AL VIA LO SWITCH OVER NEL NORD ITALIA
■ E’ iniziato il conto alla rovescia per lo switch over di Lombardia (esclusa Mantova), Piemonte Orientale e province di Parma e di Piacenza. Il prossimo 18 maggio, infatti, in tali aree verranno spenti i segnali analogici di Raidue e di Rete4. Lo switch over dei due canali interesserà 1.191 comuni della Lombardia, 619 comuni del Piemonte, 105 comuni dell’Emilia Romagna, 26 comuni veneti e un comune della Liguria.
Anche alcune emittenti televisive locali operanti nell’area oggetto dello switch over hanno deciso di anticipare il passaggio al digitale, e pertanto convertiranno in tale tecnica, il giorno 18 maggio, i propri impianti di diffusione.
INCONTRO DEL CORECOM TOSCANA SUL PASSAGGIO ALLA TV DIGITALE
■ Il Corecom Toscana, presieduto da Marino Livolsi, ha organizzato lo scorso giovedì 13 maggio un incontro a Firenze per discutere delle problematiche legate al passaggio alla tv digitale nella regione di cui si sta ipotizzando l’anticipazione al 2011 rispetto ai tempi previsti dal calendario ministeriale (primo semestre 2012). All’incontro è intervenuto, per AERANTI-CORALLO, Luigi Bardelli, che ha tra l’altro evidenziato come sia necessario che la Toscana, seguendo l’esempio di altre regioni ove è stato operato lo switch off, sostenga l’emittenza televisiva locale attraverso forme di contribuzione finalizzate agli investimenti infrastrutturali per la transizione, nonché attraverso la pianificazione di specifiche campagne di comunicazione sul passaggio al digitale terrestre.
All’incontro hanno partecipato, oltre a numerose imprese televisive locali della regione, rappresentanti dell’Anci, delle comunità montane nonché delle associazioni degli installatori e dei consumatori.