TeleRadioFax n.09/99 – 05 Giugno 1999

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Sommario:


 
GIOVANNI PAOLO II: “PARI DIGNITA’ E DIRITTI TRA LOCALI E NAZIONALI”
 Due giorni di qualificate presenze e importanti dichiarazioni hanno caratterizzato il convegno nazionale del Corallo. La Chiesa italiana è dalla parte dell’emittenza locale e anche il Santo Padre s’è espresso in tal senso. La Rai è disponibile alla collaborazione, l’Autorità è autocritica sui limiti del Piano, Chiti ha proposto un Patto Regioni-Emittenti. Il dibattito è proseguito, tra il Ministro Cardinale e l’avvocato Rossignoli, sulle pagine di Avvenire.

 

■Si è svolto come annunciato il 27 e 28 maggio scorsi a Roma il Convegno Nazionale promosso dal Corallo, intitolato “Identità e globalizzazione: il ruolo di radio e tv locali, il contributo delle emittenti cattoliche”. A fare gli “onori di casa” e a dare avvio al dibattito ha provveduto naturalmente Luigi Bardelli, presidente Corallo, poi si sono avvicendate le qualificate opinioni di esperti nazionali ed internazionali del settore, di personalità politiche ed ecclesiali. Il Coordinamento Aer Anti Corallo era rappresentato da Marco Rossignoli, Fabrizio Berrini (Aer) e Elena Porta (Anti). Momento culminante dell’incontro è stato sicuramente l’incontro con il Santo Padre in Vaticano, in Sala Clementina, durante il quale il Papa stesso s’è personalmente espresso con favore verso l’impegno “per una regolamentazione dell’emittenza radiotelevisiva che tenga conto di tutti i soggetti e, in primo luogo, dell’iniziativa locale con pari dignità e diritti rispetto a quella nazionale e internazionale”. “La Chiesa segue con grande attenzione questo processo-ha sottolineato Giovanni Paolo II-, persuasa che una maggiore integrazione tra l’emittenza locale e quella nazionale è di grande aiuto”. Un’attenzione ribadita con estrema concretezza dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinal Camillo Ruini, che ha chiaramente auspicato che la prossima concessione delle frequenze non debba penalizzare l’emittenza locale, aggiungendo che il coordinamento tra le locali deve avvenire sia in termini di sinergie nazionale-locale, sia di locali tra loro e che deve essere profuso il massimo impegno nell’attività di formazione professionale, così da “confrontarsi in modo adeguato con un mondo sempre più esigente sia per contenuti, sia per gli standard qualitativi delle produzioni”. Da rilevare ancora, tra i molti interventi ascoltati, la presenza di Vannino Chiti, coordinatore dei presidenti delle giunte regionali e presidente della giunta Toscana, che si è espresso in favore di un “patto tra le Regioni e l’emittenza locale”: una proposta che il Coordinamento ha accolto con molto favore. In questo senso la Toscana è proprio una regione in cui si sta lavorando a un progetto che prenderà le mosse a breve, partendo da un servizio comune di Teletext tra le emittenti, per poi evolvere nella produzione di programmi informativi che integrino l’attività locale della Rai. Presenti al convegno anche il presidente della stessa Rai Roberto Zaccaria e il consigliere di amministrazione Giampiero Gamaleri: da entrambi si sono avute sia esplicite dichiarazioni di disponibilità a questa ipotesi di collaborazione tra ente pubblico nazionale e privati locali (Zaccaria: “Noi cerchiamo alleanze con partner compatibili. Siamo disponibili a concrete forme di collaborazione con le tv locali” – Gamaleri: “dove la Rai non riesce a raccontare le realtà territoriali avrebbe bisogno di stretta collaborazione con le locali”), sia decise affermazioni contro le ipotesi di traino pubblicitario (Zaccaria: “Il rischio di monopolio è più grave nel locale”).
Una sorta di autocritica è poi venuta da Silvio Traversa, consigliere dell’Autorità, che ha sostanzialmente ammesso come l’attuale Piano delle frequenze in fase di definizione sia, ad oggi, incapace di rispondere alle richieste delle emittenti locali. A margine del convegno, Elena Porta (segretario generale dell’Anti) ha chiesto che, alla luce di queste circostanze, sia rivista favorevolmente da parte del Governo l’ipotesi di stralcio delle norme relative all’emittenza locale che sono contenute nel disegno di legge 1138.
Solo problemi di spazio ci impediscono di approfondire altri spunti interessanti, emersi da interventi di personalità quali mons. Pierfranco Pastore (segretario del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali), don Claudio Giuliodori (Uff. Comunicazioni Sociali Cei), il sottosegretario Vincenzo Vita, Emmanuele Milano (direttore Sat2000) o Ettore Bernabei (direttore Lux Video).

 

 
 

AUTHORITY: NUOVO COMMISSARIO E SEI DELIBERAZIONI

Giuseppe Sangiorgi eletto commissario, mentre sono state pubblicate ben 6 deliberazioni, tra cui gli indirizzi generali e il Regolamento per i Corecom. Il Consiglio degli Utenti, rischia di non essere costituito.

 

■Fase iperattiva dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, mentre la Camera ha eletto Giuseppe Sangiorgi commissario al posto di Giuseppe Gargani (dimissionario perché candidato alle elezioni europee): ci vorranno un paio di settimane per il suo insediamento.
Intanto nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 24 maggio sono state pubblicato ben 6 deliberazioni su temi di varia natura per il settore della radiotelevisione.
Ecco le deliberazioni nell’ordine di pubblicazione: “Lista degli eventi di particolare rilevanza per la società da trasmettere su canali televisivi liberamente accessibili”, “Approvazione del regolamento concernente la promozione della distribuzione e della produzione di opere europee”, “Regolamento in materia di costituzione e mantenimento di posizioni dominanti nel settore delle comunicazioni”, “Individuazione degli indirizzi generali relativi ai comitati regionali per le comunicazioni” (Corecom, istituiti ex legge 249/97- NdR), “Approvazione del regolamento relativo alla definizione delle materie di competenza dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni delegabili ai comitati regionali per le comunicazioni” e “Regolamento sui criteri per la designazione, l’organizzazione ed il funzionamento del Consiglio nazionale degli utenti”.
La parte di maggior interesse per le imprese radiotelevisive locali è sicuramente quella relativa ai Corecom, organi istituiti a mezzo di legge regionale, delegati allo svolgimento di svariate funzioni a livello territoriale dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e che dovrebbero inoltre sostituire gli attuali Corerat. I Corecom dovranno essere composti ordinariamente da 5 membri, Presidente incluso, nominati per 5 anni (è esclusa la rieleggibilità) dai Consigli regionali (con garanzie del ruolo delle opposizioni consiliari), questi dovranno essere scelti tra esperti qualificati per esperienza e competenza nel settore delle comunicazioni negli aspetti culturali, giuridici, economici e tecnologici, del tutto indipendenti sia dal punto di vista politico e istituzionale che da interessi di settore; sono inoltre previsti casi di specifica incompatibilità per motivi politici ed economico-professionali.
In quanto alle competenze delegate dall’Autorità ai Corecom, la deliberazione successiva presenta il relativo Regolamento che ne articola i termini. Sono previste alcune funzioni consultive nell’ambito prevalente delle tlc e telefonia, la tenuta del registro degli operatori della comunicazione e l’attività di monitoraggio delle trasmissioni radiotelevisive; sono poi indicate le funzioni di vigilanza e controllo sui livelli di radiofrequenza compatibili con la salute umana, sulle interferenze elettromagnetiche, sul rispetto delle disposizioni per i concessionari (compresa la pubblicità e la normativa delle campagne elettorali), sulla tutela dei minori e delle minoranze linguistiche, sul diritto di rettifica, sui tempi di diffusione dei sondaggi e sul rispetto delle disposizioni sulle posizioni dominanti; infine sono delegate funzioni istruttorie in materia di controversie in tema di interconnessione e accesso alle infrastrutture di tlc e di quelle tra gestore del servizio tlc e gli utenti privati.
Ai Corecom, come si vede, vengono assegnate funzioni importanti e delicate nell’equilibrio del sistema radiotelevisivo italiano.
C’è infine da segnalare il caso del “Regolamento sui criteri per la designazione, l’organizzazione ed il funzionamento del Consiglio nazionale degli utenti” contenuto in questa stessa messe di deliberazioni: come fatto rilevare dall’attento Roberto Zanini di Avvenire, la norma introduce condizioni che… ne rendono impossibile l’attuazione!
Infatti il regolamento al comma 1 dell’art. 2 prende le mosse dalla legge 249/97 che stabilisce che l’organismo di rappresentanza sia “composto da esperti designati dalle associazioni rappresentative delle varie categorie degli utenti dei servizi di tlc e radiotelevisivi”, ma al successivo comma 2 dello stesso articolo recita che “Ai fini del riconoscimento della rappresentatività a livello nazionale delle associazioni si fa espresso riferimento all’iscrizione nell’elenco previsto dall’art. 5, comma 1, della legge 281/98”. Quest’ultimo riguarda norme relative alle associazioni di consumatori e utenti di beni e servizi che nulla hanno a che vedere con l’attività radiotelevisiva. Tale norma fissa come soglia di rappresentatività di un’associazione il fatto che abbia almeno iscritto lo 0,5% della popolazione nazionale (cioè circa 28.000 soci!): un numero normale, anzi contenuto, per generiche associazioni consumatori, ma esorbitante per le associazioni degli utenti radiotelevisivi, che in conseguenza di tale limite sono tutte escluse!
Questa incongruenza ha come conseguenza proprio il rischio di ineleggibilità del nuovo Consiglio degli utenti che il Regolamento doveva invece attivare.

 

“COM-P.A. MEETING”: E’ ORA DI DARE CONCRETO AVVIO ALLA COLLABORAZIONE TRA RADIOTV LOCALI E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

 
 

Da Bologna una giornata per dimostrare quanto possa essere creativo e reciprocamente vantaggioso il rapporto tra emittenti locali e P.A. Una sinergia che ora deve decollare concretamente. Un invito: partecipate al concorso: “Com-P.A. Al servizio del cittadino”.

 

■ Si è svolto ieri, venerdì 4 giugno, a Bologna presso la Sala Polivalente del Consiglio Regione Emilia Romagna, l’annunciato “Com-P.A. Meeting: il valore trasversale della comunicazione”: incontro promosso dall’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, che ha visto realizzarsi anche la prima fase della collaborazione con il Coordinamento Aer Anti Corallo. Dopo i saluti di Celestina Cerruti, presidente del Consiglio Regione E.R. e di Alessandro Rovinetti, segretario generale dell’Ass. It. della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, una fitta presenza di rappresentanti della P.A. in sala ha portato la propria testimonianza in fatto di esperienze di comunicazione pubblica, alternandosi con i collegamenti in videoconferenza da tutta Italia, realizzati con le emittenti radiotelevisive Aer-Anti-Corallo, e con i loro ospiti istituzionali. E’ stata una utile e spettacolare giornata di dimostrazione delle possibilità concrete derivanti dalla collaborazione tra le amministrazioni ed enti pubblici e le imprese radiotelevisive locali, per dar vita a progetti di comunicazione e promozione di reciproca utilità. In tal senso è anche intervenuto Marco Rossignoli, Coordinatore delegato Aer Anti Corallo, che ha focalizzato l’attenzione sulle norme relative alla pubblicità istituzionale dovuta all’emittenza locale: da questa giornata deve venire lo spunto per far decollare tali norme che rappresentano un’importante fonte di risorse per le radiotelevisioni locali, ma anche un prezioso e democratico strumento di comunicazione per gli amministratori pubblici. Un’utile cartellina con il riepilogo del quadro normativo di cui s’è detto è stata distribuita dal Coordinamento agli amministratori intervenuti.
Questa giornata ha, in un certo senso, dato ufficialmente avvio all’attività finalizzata al “Com-P.A. Salone della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino”, che si terrà a Bologna tra il 15 e il 17 settembre prossimi.
In quell’occasione il Coordinamento rappresenterà l’emittenza radiotelevisiva locale italiana nello spazio espositivo istituzionale “Punto Multimediale” e le imprese associate potranno essere protagoniste del progetto “Com-Pa: la parola agli ascoltatori” e del collegato concorso.

 

UN CONCORSO PER TUTTI

 
 

■ Le emittenti radiotelevisive sono invitate a partecipare al concorso “Com-Pa: al servizio del cittadino”: per aderire all’iniziativa bisogna iscriversi (gratuitamente) e inviare entro il 31 luglio un proprio programma radiofonico o televisivo realizzato in collaborazione con pubbliche amministrazioni (Comune, Provincia, Regione, Asl, aziende municipalizzate, Università, ecc.) su temi quali la promozione culturale, l’ambiente, l’informazione dell’attività pubblica al cittadino, l’Europa. La condizione fondamentale è che tali programmi siano in onda con regolarità a settembre, quando si svolgerà Com-Pa. Le emittenti iscritte saranno valorizzate nella comunicazione che accompagnerà l’evento e durante il Salone. E’ una bella occasione per mettersi in evidenza e favorire così concretamente il decollo degli investimenti pubblicitari della pubblica amministrazione sulle emittenti locali, a cominciare da quelle più attive e meritevoli.
Per il regolamento dell’iniziativa e ogni informazione vi invitiamo a contattare al più presto l’Ufficio Comunicazione di Com-P.A. al numero telefonico 051.27.30.62.

 

COMMISSARIATA LA SIAE: ADESSO DEVE CAMBIARE MUSICA

 
 

■ La Siae Società Italiana Autori ed Editori è stata commissariata. Mauro Masi, direttore del dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio, è stato nominato commissario straordinario. La causa di tale decisione consegue la mancata approvazione del bilancio preventivo 1999 Siae da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo che questo peraltro era stato approvato dall’assemblea dei soci Siae lo scorso dicembre. Il bilancio prevede infatti un deficit di ben 54 miliardi e questo aggrava ulteriormente la situazione economica dell’ente, che nel 2000 dovrà fare anche i conti con i 140 miliardi in meno di introiti conseguenti l’abrogazione dell’imposta sullo spettacolo e, per quanto dichiarato dal sottosegretario Marco Minniti, col fatto che “l’attuale assetto non appare idoneo ad affrontare i nuovi problemi di tutela del diritto d’autore alla luce della società dell’informazione e della multimedialità”. Più in generale è evidente come l’ente sia sempre più lontano dalla realtà attuale e dalle esigenze dei mezzi comunicazione, compresi quelli radiotelevisivi locali. Prendendo le mosse dal confronto che da decenni vede l’ANTI attivamente impegnata su questo fronte, va sottolineata l’urgenza di una nuova regolamentazione dei rapporti tra le emittenti e gli autori.

 

CONFRONTO A MEZZO STAMPA

 
 

■ Interessante epilogo dell’evento è stato il seguito su carta stampata (nelle pagine del quotidiano Avvenire) che ha visto un primo intervento del Ministro delle comunicazioni Salvatore Cardinale e la successiva replica dell’avvocato Marco Rossignoli (presidente Aer e coordinatore delegato Aer Anti Corallo). Cardinale ha scritto, tra l’altro, che “Vi è innanzitutto l’urgenza di una certezza normativa… Vi è poi l’urgenza di ammodernare l’impianto tecnologico, attraverso il passaggio al digitale terrestre e offrendo così uno spettro assai più ampio alla libertà di iniziativa”. Ancora Cardinale ha scritto che “Si tratta di un’operazione cui il governo sta lavorando con l’impegno a tradurre in norme efficaci obiettivi di valenza generale. E lo sta facendo senza intenti punitivi”. A queste dichiarazioni è seguito l’intervento di replica di Rossignoli, che ha tenuto a ricordare come, mentre sono pronunciate così incoraggianti parole, “se si vuole effettivamente favorire lo sviluppo dell’emittenza locale è necessario pensare ad un sistema che garantisca adeguati spazi radioelettrici e commerciali alle radiotelevisioni locali”. Per farlo occorre rivitalizzare al più presto il dibattito sul ddl 1138 “valutando anche l’opportunità di procedere ad uno stralcio per il settore locale qualora i contrasti sulle problematiche nazionali dovessero ulteriormente ritardare il processo di riforma. Deve essere abbandonata l’ipotesi di un piano basato sull’azzeramento dell’esistente”. E ancora: “Nessuno penserebbe oggi di affermare che i giornali sono troppi. Perché affermare allora che sia esagerato il numero delle emittenti”, valutazione che avevano un senso anni addietro, ma non oggi dopo vent’anni di razionalizzazione che ha prodotto “un assetto interferenziale abbastanza equilibrato”. E per finire: “Devono anche essere respinte con decisione eventuali ipotesi di asservimento delle imprese locali alla logica delle grandi concessionarie di pubblicità. Un sistema in cui l’emittenza locale dovesse essere “trainata” dai grandi gruppi non contribuirebbe certo al recupero di dignità e di ruolo del mezzo e sarebbe ben lontano dagli auspici del Santo Padre”.

 

COMMISSIONE CONCESSIONI TV NAZIONALI

 
 
 

■ Nominata dal Ministero la commissione cui spetta il delicato compito di vagliare le domande di concessione tv nazionale, che in base alla L. 78/99 dovranno essere rilasciate il prossimo 31 luglio a massimo otto emittenti private (scaduti i termini per la presentazione delle domande lo scorso 31 maggio).
I membri, scelti tra una rosa di 17 nomi selezionati dall’Authority, sono: l’avv. Fabio Bassan, il prof Armando Lamberti, il prof Mario Mandarini, il prof. Gianfranco Meucci, il prof Mario Morcellini, l’avv. Alessandro Munari, il prof. Ferdinando Pinto, il prof. Giuseppe Richeri e il Cons. di Stato Felice Serino.

 

AUDIRADIO III TRANCHE

 
 

■ Pubblicati i dati della terza fase di rilevazioni effettuate da Audiradio e relativa al periodo compreso tra il 10 aprile e il 14 maggio 1999.
L’ascolto complessivo del mezzo recupera nel dato giorno medio (34.803.000), pur restando sotto la soglia, già superata in passato, dei 35 milioni. La prossima fase di indagine si concluderà il 18 giugno prossimo.

 

AGENDA AER

 
 

■ Periodo denso di scadenze per gli associati Aer – Associazione Editori Radiotelevisivi. Dopo la recente riunione per le imprese del Nord Italia, tenutasi il 3 giugno a Bologna, il presidente Marco Rossignoli e il segretario nazionale Fabrizio Berrini incontreranno le imprese di Campania, Lazio, Puglia, Basilicata e Molise il 25 giugno alle 9.30 al Grand Hotel Terminus di Napoli (piazza Garibaldi, 91).
Inoltre sono stati fissati anche le riunioni del Comitato di Presidenza e del Consiglio Direttivo, rispettivamente il 17 giugno alle ore 14.30 e il 18 giugno alle ore 10.30 presso l’Hotel Bernini Bristol di Roma.

 

CENSIMENTO IMPIANTI E COMUNI: INIZIATIVE DA PALERMO A BRUNATE (CO)

 

■ Crescono l’attenzione e le pressioni da parte delle amministrazioni locali nei confronti delle postazioni trasmittenti radiotelevisive e del loro censimento.

Segnali in tal senso giungono dagli antipodi della Penisola. A Palermo il Municipio ha notificato alle emittenti una richiesta di informazioni dettagliate relative agli impianti installati sul Monte Pellegrino: sono richiesti dati relativi a natura dell’impianto, data di installazione, superficie occupata, oltre al rilievo planimetrico e documentazione fotografica.
Dalla data del prossimo 1 luglio l’Amministrazione provvederà alla disattivazione e rimozione degli impianti non dichiarati. Analoghe richieste sono state presentate dal Comune di Brunate (Co), dove sono installate molte postazioni di rilevanza regionale per l’illuminazione di buona parte della Lombardia.