TeleradioFax n.11/2004 -29 Maggio 2004

 Scarica il testo in formato PDF

 

Sommario:


 

MISURE DI SOSTEGNO PER LA RADIOFONIA LOCALE: IN GAZZETTA UFFICIALE LA DETERMINAZIONE DEL MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI RELATIVA ALLE EMITTENTI RADIOFONICHE LOCALI AMMESSE AI CONTRIBUTI PER L’ANNO 2002. AERANTI-CORALLO RAPPRESENTA CIRCA IL 70 PERCENTO DELLE 483 IMPRESE COLLOCATE NELLA GRADUATORIA DEI SEI DODICESIMI

■ Con determinazione del 4 maggio 2004, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 18 maggio 2004, il Ministero delle comunicazioni ha approvato la graduatoria e gli elenchi delle domande delle emittenti radiofoniche locali per l’ammissione ai contributi di cui al DM 1 ottobre 2002, n. 225 per l’anno 2002 (le cosiddette “misure di sostegno”). Si tratta di un importante contributo per le imprese radiofoniche locali, introdotto dal Ministro Gasparri nell’anno 2002, su sollecitazione di AERANTI-CORALLO. Ricordiamo che il contributo di cui al DM 225/2002 (di circa 6,2 milioni di euro per l’anno 2002, che salgono a circa 7 milioni di euro per l’anno 2003 e a circa 8,2 milioni di euro per l’anno 2004) viene erogato per tre dodicesimi alle emittenti radiofoniche a carattere commerciale, per tre dodicesimi alle emittenti radiofoniche a carattere comunitario e per sei dodicesimi in base a una apposita graduatoria, in misura proporzionale al punteggio ottenuto. Tale graduatoria riguarda le emittenti che accedono alle provvidenze editoria e che quindi sono maggiormente impegnate nel campo dell’informazione e viene determinata sulla base del numero dei dipendenti e sulla base del fatturato delle imprese radiofoniche locali. Si evidenzia che su un totale di 483 imprese radiofoniche locali ammesse alla suddetta graduatoria del contributo di sei dodicesimi, ben 335 sono associate AERANTI-CORALLO. In termini percentuali, tale dato corrisponde al 69,4 percento. AERANTI-CORALLO rappresenta inoltre la prima e la terza emittente della suddetta graduatoria, mentre sulle prime 20 emittenti della stessa graduatoria, AERANTI-CORALLO ne rappresenta 17 (pari all’85 percento). Inoltre, AERANTI-CORALLO rappresenta 74 emittenti sulle prime 100 della suddetta graduatoria (pari al 74 percento). Tali dati evidenziano la capacità delle imprese radiofoniche locali di AERANTI-CORALLO, in termini di occupazione, di fatturato e di impegno editoriale nel campo dell’informazione, nonché la particolare rappresentatività di AERANTI-CORALLO nel comparto. L’erogazione delle misure di sostegno dovrebbe avvenire già a partire dalle prossime settimane. Inoltre, la DGCA del Ministero delle Comunicazioni ha assicurato che presumibilmente nell’arco di un paio di mesi verrà completato anche l’iter istruttorio relativo ai contributi per l’anno 2003. L’elenco delle emittenti ammesse ai suddetti contributi per l’anno 2002 è disponibile sul sito Internet www.aeranticorallo.it, nella sezione “In primo piano”.

A GINEVRA LA CONFERENZA REGIONALE SULLE RADIOCOMUNICAZIONI “RRC-04” ORGANIZZATA DALLA ITU

■ Si è svolta a Ginevra, dal 10 al 28 maggio scorso, la conferenza regionale sulle radiocomunicazioni “RRC-04”. Organizzata dall’ITU, l’Unione internazionale delle comunicazioni, la Conferenza ha visto la partecipazione di delegazioni provenienti da tutti i Paesi europei, africani e parte di quelli asiatici. Nei 18 giorni di incontri e sessioni, le delegazioni hanno posto le basi tecniche per la pianificazione dei servizi di radiodiffusione digitale radiofonica e televisiva per le bande 174-230 MHz e 470-862 MHz per le Regioni 1 (Europa e Africa) e 3 (Asia e Australasia). La delegazione italiana, guidata dall’ing. Francesco Agello della DGPGF del Ministero delle comunicazioni, era costituita da una decina di persone. Per AERANTI-CORALLO ha partecipato ai lavori Fabio Carera.

 

 

LA LEGGE GASPARRI RIPRISTINA LE NORME PER LA PUBBLICITA’ DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E DEGLI ENTI PUBBLICI ANCHE ECONOMICI SULLE EMITTENTI RADIOFONICHE E TELEVISIVE LOCALI

■ La legge Gasparri (legge 112/04) ripristina l’obbligo (origi-nariamente previsto dalla legge 223/90 e poi abrogato dalla legge 150/2000) per le amministrazioni pubbliche e gli enti pubblici anche economici di destinare alle imprese radiofoniche e televisive locali una quota del 15 percento delle somme stanziate nei propri bilanci ai fini di comunicazione istituzionale. La normativa abrogata e ora ripristinata era stata in passato in buona misura disattesa, anche per il fatto che mancavano degli efficaci controlli a riguardo.
La nuova disciplina, contenuta all’art. 7, comma 10 e seguenti della legge Gasparri, oltre a ripristinare la suddetta riserva del 15 percento a favore dell’emittenza locale, fissa l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di comunicare all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni l’entità delle somme impegnate per l’acquisto, ai fini di pubblicità istituzionale, di spazi sui mezzi di comunicazione di massa. L’AGCOM, anche attraverso i Corecom, vigila sulla diffusione della comunicazione pubblica a carattere pubblicitario attraverso i diversi mezzi di comunicazione di massa.
Sono anche previste sanzioni amministrative per i pubblici ufficiali e per gli amministratori degli enti pubblici che non adempiano agli obblighi previsti dalla stessa legge; tali sanzioni vanno da un minimo di 1.040 euro a un massimo di 5.200 euro.
AERANTI-CORALLO ritiene che la nuova disciplina, prevedendo precisi obblighi in materia per gli enti e le amministrazioni pubbliche, possa finalmente favorire la comunicazione istituzionale sulle emittenti radiofoniche e televisive locali.
AERANTI-CORALLO auspica che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e, per quanto di loro competenza, i Corecom, espletino un’attenta attività di vigilanza in materia.

 

 

IL CODICE DELL’AUTODISCIPLINA PUBBLICITARIA SI RINNOVA

 

La prima edizione del Codice dell’auto-disciplina pubblicitaria, emanato dall’Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria, (organismo nel quale il coordinatore AERANTI-CORALLO avv. Marco Rossignoli fa parte sia del Consiglio direttivo sia della Commissione di studio), risale al 1966.
Il Codice è lo strumento che, quasi quarant’anni fa, editori, utenti pubblicitari, agenzie, consulenti di pubblicità e gestori di veicoli pubblicitari si sono dati al fine di assicurarsi che la pubblicità, nello svolgimento del suo ruolo particolarmente utile nel processo economico, venga realizzata come servizio per il pubblico, definendo le attività in contrasto con le suddette finalità.
Recentemente lo IAP ha approvato alcune modifiche al codice stesso, relative all’art. 11 (bambini e adolescenti), all’art. 32 (Funzioni del Giurì e del Comitato di controllo) e all’art. 36 (Istanze del Giurì e segnalazioni al Comitato di controllo).
In particolare, nell’art. 11 sono stati aggiunti due capoversi alla normativa a tutela degli adolescenti, introducendo specifiche norme sul tema dell’alimentazione degli stessi.
Tali norme prevedono che la pubblicità non deve indurre a sminuire il ruolo dei genitori e di altri educatori nel fornire valide indicazioni dietetiche.
Inoltre, la stessa non deve indurre ad adottare l’abitudine a comportamenti alimentari non equilibrati, o trascurare l’esigenza di seguire uno stile di vita sano.

 

 

SIGLATO IL PROTOCOLLO DI INTESA TRA CONFERENZA NAZIONALE DEI CORECOM ED ENTE NAZIONALE SORDOMUTI

■ E’ stato siglato lo scorso 17 maggio tra la Conferenza dei Comitati per le comunicazioni delle Regioni e delle Province autonome e l’Ente nazionale sordomuti un protocollo di intesa finalizzato a realizzare iniziative su tutte le questioni concernenti la salvaguardia dei diritti e le legittime esigenze dei cittadini con disabilità sensoriale nel settore delle comunicazioni e degli audiovisivi, con un particolare riguardo a un aumento degli spazi fruibili, al fine di promuovere proposte operative sul modo in cui i mezzi di comunicazione e gli operatori del settore, pubblico e privato, possono agire e collaborare per superare le difficoltà legate alla disabilità e per favorire una cultura che agevoli l’integrazione. Il protocollo verrà presentato ufficialmente ad AERANTI-CORALLO nei prossimi giorni, anche al fine di concordare strategie comuni per l’attuazione del programma previsto dal protocollo stesso.

 

 

ATTIVITA’ CONFCOMMERCIO

 

Il coordinatore AERANTI-CORALLO Marco Rossignoli è stato nominato componente della Commissione Consiliare per il marketing associativo di Confcommercio, presieduta da Gavino Sini.

 

 

CRESCE IL NUMERO DI TV LOCALI AERANTI-CORALLO CHE AVVIANO TRASMISSIONI SPERIMENTALI DIGITALI DVB-T 24 ORE SU 24

■ Altre due emittenti televisive locali AERANTI-CORALLO si sono aggiunte alle prime imprese televisive locali AERANTI-CORALLO che negli scorsi mesi hanno iniziato la sperimentazione di trasmissioni televisive in tecnica digitale 24 ore su 24. Le due emittenti in questione sono la lombarda Telesettelaghi e la toscana Teletruria 2000.
Sergio Terzaghi, editore di Telesettelaghi, emittente che copre parte della Lombardia e del Piemonte, ci ha spiegato che già dallo scorso mese sono iniziate sperimentazioni 24 ore al giorno su un impianto sito a Campo dei Fiori (in provincia di Varese) che serve la medesima provincia e opera sul canale UHF 63. Da tale postazione, Telesettelaghi irradia il proprio programma analogico e sta costituendo un multiplex con fornitori di contenuti terzi. Lo stesso Terzaghi ci ha anche annunciato l’intenzione di sperimentare in tempi brevi la fornitura di applicazioni interattive e servizi dati.
In Toscana, invece, si è attivata ai primi di maggio la storica emittente Teletruria 2000, che, come ci ha illustrato il direttore Gianfranco Duranti, ha iniziato le proprie trasmissioni nel lontano 1974. L’emittente copre le province di Arezzo e tocca le province di Perugia, di Firenze e di Siena. La trasformazione in digitale 24 ore al giorno dell’impianto sito in località San Zio (AR) operante sul canale 35 assicura la copertura della città di Arezzo e zone limitrofe. Teletruria 2000, come spiega il direttore, ha intenzione di creare un secondo canale a carattere informativo, mentre sul fronte delle applicazioni interattive vi sono già contatti con alcune amministrazioni locali per attivare progetti di T-Government.
Nei prossimi numeri di TeleRadioFax proseguiremo a informarvi sulle attività di sperimentazione digitale delle emittenti televisive associate.

 

 

LA SPERIMENTAZIONE DI PROGETTI DI T-GOVERNMENT PER LE TV LOCALI APRE INTERESSANTI PROSPETTIVE DI COOPERAZIONE CON LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI LOCALI

■ E’ di 10 milioni di euro la cifra che il Ministero dell’Innovazione e il Ministero delle Comunicazioni hanno stanziato per la realizzazione di progetti sperimentali di T-Government tra gli Enti locali e le tv locali. La somma è stata attribuita per 7 milioni di euro al fondo del Ministero dell’Innovazione che, attraverso il CNIPA (Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione) ha predisposto un bando (il cui schema è disponibile sul sito www.aeranticorallo.it, nella sezione “In primo piano”) di imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Gli altri 3 milioni di euro, prelevati da un apposito fondo del Ministero delle comunicazioni, verranno attribuiti attraverso un ulteriore bando in preparazione dalla Fondazione Ugo Bordoni e che, a quanto risulta a TeleRadioFax, è anch’esso di imminente pubblicazione in Gazzetta ufficiale. I due bandi prevedono il cofinanziamento di progetti di T-Government – ovvero di fornitura di servizi dati attraverso le piattaforme tv digitali terrestri delle tv locali – che siano predisposti da enti locali. Il bando CNIPA, in particolare, come già illustrato dal prof. Ridolfi (responsabile del progetto Digitale terrestre al CNIPA) al recente workshop organizzato da AERANTI-CORALLO a Roma lo scorso 13 maggio, prevede il cofinanziamento sino al 50 percento di progetti sperimentali di t-government basati sulla televisione digitale terrestre, con l’obiettivo primario di cofinanziare progetti (applicazioni semplici, informative, ad elevata multimedialità e bassa interattività remota, destinate al grande pubblico) che prevedano sistemi di erogazione, trasferimento e promozione basati sul digitale terrestre. Il limite di cofinanziamento per ciascun progetto è stato stabilito in un milione di euro. I progetti dovranno essere presentati a CNIPA dagli stessi Enti locali entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. E’ opportuno, pertanto, che le imprese televisive locali interessate prendano al più presto contatti con gli Enti locali (comuni, province e regioni) della propria zona, facendosi promotrici presso gli stessi enti di progetti di T-Government. Ricordiamo che, come già evidenziato durante il citato workshop, i “servizi dati” rappresentano una delle più interessanti e innovative opportunità per le emittenti televisive locali nell’ambito della transizione alla tecnica di trasmissione digitale.

 

 

IL CNU APPROVA LA “CARTA DEI SERVIZI PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE COMUNICATIVE”

■ Il CNU, Consiglio nazionale degli utenti, organo di rappresentanza e garanzia istituito presso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha approvato nella seduta dello scorso 11 maggio la “Carta dei servizi per il superamento delle barriere comunicative”. Tale carta costituisce un modello generale di riferimento per la predisposizione da parte degli enti interessati di specifiche carte dei servizi, ovvero per l’integrazione delle Carte già esistenti. I principi cui si ispira la Carta sono quelli della non discriminazione nell’erogazione del servizio, del-l’accessibilità del servizio, della continuità del servizio, della partecipazione degli utenti con disabilità e delle loro associazioni nella progettazione e nella valutazione del servizio, nella diffusione delle “buone pratiche”. Tra le proposte organizzative e tecnologiche della Carta di interesse per il settore radiotelevisivo, figura, tra l’altro, lo sviluppo di accorgimenti per le persone con disabilità nella progettazione e nell’applicazione delle nuove tecnologie informatiche, applicate ad esempio alla tv digitale.

 

 

L’AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI HA INVIATO A GOVERNO E PARLAMENTO LA RELAZIONE SUL DIGITALE TERRESTRE PREVISTA DALLA LEGGE GASPARRI

■ L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato all’unanimità lo scorso 27 maggio e ha quindi inviato al Governo e alle competenti Commissioni parlamentari la relazione sulla verifica del digitale terrestre prevista dall’art. 25, comma 3 dalla legge Gasparri (legge 112/04). Nella dettagliata relazione viene espresso un “giudizio positivo” sul “superamento delle tradizionali strozzature tecniche ed economiche del sistema televisivo italiano”, che però non può prescindere dalla “rimozione” di alcune “criticità” e “dall’avverarsi delle condizioni, ivi compreso lo sviluppo significativo della domanda, in grado di rendere effettiva la diffusione del digitale terrestre”. Secondo l’Authority, resta ancora da fare affinché il promettente avvio del digitale terrestre nel nostro Paese “si tramuti in un reale cambiamento del grado di concorrenzialità del mercato televisivo ed in un effettivo ampliamento del pluralismo culturale, politico e informativo”. Nei rilievi mossi dall’AGCOM, l’acce-lerazione avuta negli ultimi mesi in termini di diffusione di set top box e di offerta di programmi in tecnica digitale è stata “probabilmente più dettata da una “emergenza” legata al contesto normativo che da un impulso derivante da una domanda di mercato. Per tale ragione – sostiene l’Authority – appare ancora di difficile determinazione la velocità di sviluppo della televisione digitale nel contesto nazionale per il sussistere di alcuni fattori di incertezza.
L’AGCOM segnala poi alcuni fattori di “criticità”, tra i quali: il numero di trasmettitori in tecnica digitale è attualmente ancora una percentuale modesta di tutti gli impianti operanti in Italia; la programmazione rimane ancora ampiamente al di sotto delle potenzialità del mezzo digitale, e i vantaggi della trasmissione interattiva sono ancora largamente inespressi.
L’Authority poi, per quanto concerne il ruolo che le assegna la legge 112/04, ritiene necessario completare la regolamentazione di dettaglio della tv digitale terrestre, a partire dall’adozione dei provvedimenti a garanzia dei fornitori di contenuti indipendenti (previsti dal regolamento sul digitale terrestre). L’Autorità rileva inoltre che se la strozzatura relativa all’utilizzo dei mezzi televisivi è superabile alla luce dei nuovi sviluppi nel campo della tv digitale, ciò non implica automaticamente una più equilibrata distribuzione delle risorse nel settore dei mezzi tecnici e delle piattaforme e della raccolta di risorse economiche. Continuano ad apparire quindi di piena attualità i problemi della garanzia dell’accesso alla reti e alla distribuzione delle risorse economiche per consentire un equilibrato sviluppo del sistema anche con l’ingresso di nuovi soggetti.
AERANTI-CORALLO, come aveva evidenziato alla stessa Autorità per le garanzie nelle comunicazioni durante l’audizione avuta lo scorso 16 aprile, nell’ambito dell’i-struttoria per l’ema-nazione della relazione di cui sopra, ritiene che lo sviluppo della tecnologia digitale, che rappresenta un’importante opportunità anche per l’emittenza locale, avverrà certamente in tempi molto più lunghi di quelli ipotizzati.
Ciò, a parere di AERANTI-CORALLO, comporterà la necessità di una proroga dei termini per lo switch-off stabiliti dalla legge, ma farà in modo che il passaggio al digitale avvenga senza contraccolpi sia per le imprese, sia per l’utenza, offrendo una opportunità di business per l’emittenza locale che potrà convertire la propria attività in quella di operatore di rete capace di veicolare, oltre ai contenuti e servizi propri, anche i contenuti e servizi di terzi.

 

 

MESSAGGI POLITICI AUTOGESTITI FINO ALLE 24.00 DI VENERDI’ 11 GIUGNO

La Commissione Servizi e Prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha reso noto che ai fini della propaganda elettorale sui mezzi di informazione il termine di conclusione della campagna elettorale per le consultazioni del prossimo 12 e 13 giugno è fissato alle ore 24 di venerdì 11 giugno. Conseguentemente, i messaggi politici autogestiti sia a pagamento, sia gratuiti (rimborsati dallo Stato attraverso le Regioni) potranno essere diffusi sino alle ore 24.00 di venerdì 11 giugno.

 

 

L’AGENZIA DELLE ENTRATE HA DIFFUSO UNA CIRCOLARE SULL’APPLICABILITA’ DELL’IVA AL 4% PER L’ACQUISTO DI BENI E SERVIZI IN CAMPAGNA ELETTORALE

■ L’Agenzie delle entrate ha diffuso una circolare in merito all’applicazione dell’aliquota IVA al 4% per l’acquisto di beni e servizi in campagna elettorale. Per effetto dell’art. 7 c. 1 della legge 90/2004, l’aliquota agevolata al 4% viene estesa a diverse tipologie di beni e servizi, tra i quali figura l’acquisto di spazi di comunicazione politica radiotelevisiva.
Il testo della predetta circolare è disponibile sul sito www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa” sottosezione “Normativa in materia di trasmissioni di propaganda elettorale”.