TeleRadioFax n.22/99 – 04 Dicembre 1999

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Sommario:


AUDIZIONI IN SENATO E ALLA CAMERA DEL COORDINAMENTO 
Nel Disegno di legge 1138 sono molte le questioni ancora da definire, mentre il Ddl sulla Par Condicio contiene norme inaccettabili che dovranno essere modificate per le radio e le tv locali.

 

■ Serrato periodo di audizioni parlamentari per il Coordinamento Aer-Anti-Corallo: il 25 novembre audizione presso la I Commissione Affari Costituzionali alla Camera dei deputati in merito al disegno di legge sulla par condicio approvato dal Senato nella seduta del 21 ottobre 1999, contenente norme assolutamente inaccettabili per l’emittenza radiotv locale; il 30 novembre s’è invece tenuta l’audizione del Coordinamento avanti l’ufficio di presidenza della Commissione VIII del Senato sul Ddl 1138. Quest’ultima audizione era presieduta dal presidente della Commissione Sen. Petruccioli, presente anche il Sen. Rognoni, vicepresidente del Senato e relatore del disegno di legge. L’avv. Marco Rossignoli nell’occasione ha evidenziato “l’impianto positivo del ddl e l’importanza dell’immediata rivitalizzazione del dibattito parlamentare sulla questione, al fine di una rapida approvazione del ddl stesso, così da disapplicare in via definitiva l’attuale meccanismo procedimentale del rilascio delle concessioni tv locali, basato sulle logiche ormai obsolete della Legge 78/99”. Rossignoli ha poi sottolineato “l’importanza del fatto che il passaggio alle trasmissioni digitali sia regolato da norme che tengano conto di tutte le peculiarità dell’emittenza locale, ipotizzando al riguardo anche l’esercizio dell’attività di trasmissione non solo attraverso la logica dei consorzi tra emittenti, ma anche attraverso l’operatività di “carrier” in regime di liberalizzazione del mercato. Il tutto anche attraverso reti multifrequenza (MFN) e non solo attraverso reti isofrequenziali (SFN) meno flessibili per l’emittenza locale”. E’ stata anche ribadita da Rossignoli “l’importanza di una riserva di pubblicità pubblica da destinare specificamente all’emittenza locale, disattendendo in tal senso il contenuto del ddl sulla comunicazione pubblica (approvato dalla Camera e attualmente al vaglio del Senato) che abroga incomprensibilmente le norme a favore dell’emittenza locale, lasciando in vigore quelle per la carta stampata”. “Sull’esercizio del diritto di cronaca – ha concluso Rossignoli-, nel ribadire l’importanza dell’accordo raggiunto con la Lega Calcio il 29 novembre, va evidenziato che lo stesso non può comunque che applicarsi solo per il Campionato 99/2000, dovendo sulla materia necessariamente fare chiarezza proprio il ddl 1138, quale adeguata e necessaria espressione parlamentare nel merito della questione”.
All’audizione alla Camera invece, in merito al disegno di legge sulla par condicio, il giudizio complessivo è stato del tutto critico. Il testo, pur introducendo una disciplina differenziata tra l’emittenza locale e quella nazionale, in sostanza prevede inaccettabili meccanismi relativi alle trasmissioni di propaganda elettorale delle emittenti radio e tv locali. In tal senso è stata chiesta la totale esclusione da tali norme dell’emittenza radiotelevisiva locale, a cui potranno essere applicate le sole norme contenute nella vigente Legge 515/93 (di cui peraltro da tempo pure si chiedeva lo svincolo per l’emittenza locale), con i seguenti due correttivi: il primo è l’esclusione delle norme dell’art. 1 comma 5 (relative alle limitazioni per le trasmissioni informative in campagna elettorale), il secondo è la definizione per le trasmissioni di propaganda elettorale di un tempo minimo di durata, così da prevenire e superare in modo certo il possibile equivoco tra propaganda elettorale e spot (in tal modo si permetterebbe alle emittenti locali di continuare a fare trasmissioni di propaganda, garantendo adeguata informazione agli elettori). In ogni caso risulta evidente che si continua a non comprendere il pluralismo e la democraticità insiti nel sistema radiotelevisivo locale, che a pieno titolo dovrebbe essere semplicemente affrancata da ogni limitazione normativa.

 

DIRITTO DI CRONACA SPORTIVA: LA LEGA CALCIO, CON LA MEDIAZIONE DELL’AUTORITA’, HA SOTTOSCRITTO LE RICHIESTE DEL COORDINAMENTO

 
 

Ora si rende comunque necessario un intervento legislativo che regoli la materia.

 

Il Coordinamento annuncia con soddisfazione il raggiungimento dell’intesa sui diritti di cronaca sportiva, attraverso la mediazione del Commissario Giuseppe Sangiorgi dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con la Lega Calcio Professionisti.
“Il testo definitivo del Regolamento – ha detto al riguardo l’avv. Rossignoli-, ha finalmente recepito le richieste avanzate dal Coordinamento, superando abbondantemente, in termini di tutela del diritto di cronaca dell’emittenza locale, la formulazione a suo tempo sottoscritta da Frt e Lega Calcio”. Il nuovo Regolamento prevede, rispetto a quello a suo tempo accettato dalla Frt, rilevanti novità (che qui riassumiamo in un prospetto di confronto fra il vecchio e il nuovo Regolamento per l’esercizio del diritto di cronaca). Da evidenziare in ogni caso il fatto che il Coordinamento ha ottenuto la prossima istituzione di un tavolo tecnico sulle modalità di diffusione del diritto di cronaca, (e quindi nuove tecnologie, Internet e collegamenti solo audio nel contesto di programmi televisivi).

 

Principali differenze tra la vecchia e la nuova formulazione dei Regolamenti della Lega Calcio (il testo integrale è pubblicato nei siti Internet www.aer.it – sezione Documenti e www.anti.it – sezione Documenti):

 

 Vecchia  formulazione Regolamento   Radio                           Nuova formulazione Regolamento Radio 
 3 minuti per giorno di gara18 minuti per ogni giorno di calendario solare nel quale si svolgono incontri di Serie A e B (in particolare le emittenti dispongono in
ciascun giorno di calendario solare nel quale si svolgono incontri di
Serie A e B di una finestra informativa di 3 minuti ogni 15 minuti di
gioco, fino ad un massimo di 3 finestre per ognuno dei due tempi di
gara. Tali finestre non sono frazionabili né cumulabili; eventuali
sforamenti e/o flash per l’aggiornamento dei risultati al di fuori delle
finestre informative, comunque non superiori al limite complessivo di
60″ in ciascun giorno di calendario solare, dovranno essere recuperati
nelle finestre successive
 Divieto di direttaPossibilità di diretta nei suddetti 18 minuti
Possibilità di trasmissione di interviste non prima delle ore 20.30, o delle ore 24 per gli incontri del tardo pomeriggio e serali.Possibilità di trasmissione di interviste ai calciatori e tecnici trascorsi 20 minuti dal termine delle gare; libertà per le altre interviste (è possibile tra l’altro spostarsi dalla tribuna stampa tra il primo e il secondo tempo per effettuare interviste).
Possibilità di accesso allo stadio di un giornalista o pubblicista.Possibilità di accesso allo stadio di un giornalista o pubblicista o di soggetto che svolge attività per divenire pubblicista oltre ad un
tecnico.
Vecchia formulazione RegolamentoTV                  Nuova formulazione Regolamento TV
 3 minuti per giorno di gara 3 minuti per ogni giorno di calendario solare nel quale si svolgono incontri di Serie A e B, che diventano 4 se nello stesso giorno si disputa più di una partita di interesse generale nel singolo bacino di utenza dell’emittente
Utilizzo immagini per un massimo di tre volte, sino alle ore 15 del giorno successivo a quello della garaUtilizzo immagini sino alle ore 24 del secondo giorno successivo quello della gara e possibilità di utilizzare anche successivamente le immagini nell’ambito dei telegiornali
Possibilità di accesso allo stadio di un giornalista o pubblicista,oltre due tecnici.Possibilità di accesso allo stadio di un giornalista o pubblicista o di soggetto che svolge attività per divenire pubblicista, oltre due
tecnici.

 

CANONI DI CONCESSIONE RADIO E TV: RIPROPOSTO DAL GOVERNO L’1% DEL FATTURATO

 

■ Approvata dalla Commissione Bilancio della Camera la proposta di emendamento del Governo al collegato alla Finanziaria relativa ai canoni di concessione dovuti dalle imprese radiotelevisive.

Il provvedimento passa ora all’esame dell’Aula.
Il testo di tale emendamento (n. 23.22) recita:

 

All’articolo 23, dopo il comma 8, aggiungere i seguenti:
“8-bis. I titolari di concessioni radiotelevisive, pubbliche e private, sono tenuti al pagamento:
a) di un canone annuo pari all’uno per cento del fatturato, se emittente televisiva, pubblica o privata, in ambito nazionale;
b) di un canone annuo pari all’uno per cento del fatturato, fino ad un massimo di lire centoquaranta milioni, se emittente radiofonica nazionale, fino ad un massimo di trenta milioni se emittente televisiva locale, e fino ad un massimo di lire venti milioni se emittente radiofonica locale.
8-ter. I canoni sono versati entro il 31 ottobre di ciascun anno sulla base del fatturato, conseguito nell’anno precedente, riferibile all’esercizio dell’attività radiotelevisiva, tenendo conto altresì dei proventi derivanti dal finanziamento del servizio pubblico al netto dei diritti dell’erario.
Entro il 31 ottobre 2000 i soggetti che eserciscono legittimamente l’attività di radiodiffusione, pubblica e privata, sonora e televisiva in ambito nazionale e locale sono tenuti a corrispondere il canone di cui sopra sulla base del fatturato conseguito nel 1999.
Le modalità attuative del presente comma sono disciplinate con decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, di concerto con il Ministro delle comunicazioni e con il Ministro delle finanze.
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni può disporre in qualsiasi momento accertamenti e verifiche utilizzando gli strumenti di cui all’articolo 1, comma 6, lettera c), n. 7, della legge 31 luglio 1997, n. 249.
Decorso un triennio dalla data di entrata in vigore della presente legge, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni provvede alla rideterminazione dei canoni ai sensi dell’articolo 1, comma 6, lettera c), n. 5, della citata legge n. 249 del 1997. Quaranta miliardi di lire annue a decorrere dal 2000 sono destinate alle misure di sostegno previste dall’articolo 45, comma 3, della legge 23 dicembre 1998, n. 448.
Conseguentemente all’articolo 45, comma 3, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, le parole: “24 miliardi per l’anno 2000 e 33 miliardi per l’anno 2001” sono soppresse.

 

BANDO PER LE MISURE DI SOSTEGNO ALLE TV LOCALI: IL MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI ASCOLTA LE RICHIESTE DEL COORDINAMENTO AER-ANTI-CORALLO E PREVEDE UN’INTEGRAZIONE. SLITTANO DUNQUE I TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

 

■ 

 

Importante novità sulla questione delle misure di sostegno alle emittenti televisive locali conseguenti l’art. 45, comma 3 della L. 448/98, (che prevedono l’assegnazione di contributi pari a 24 miliardi per il ’99, 24 per il 2000 e 33 per il 2001). Ricordiamo innanzitutto che il Ministero delle comunicazioni ha già emanato il relativo Regolamento (Dm 21/9/99 n.378), il Bando di gara (pubblicato in G.U. 271 del 18.11.99) ed anche una circolare interpretativa della Dgca del 29.11.99. Ora il Ministero delle Comunicazioni ha diffuso il seguente comunicato stampa: “Il Ministero delle comunicazioni ha considerato l’opportunità di integrare il bando di concorso previsto dal regolamento per la concessione alle emittenti televisive locali dei benefici previsti dall’articolo 45, comma 3, della Legge 23 dicembre 1998, n.448, per superare alcune difficoltà di ordine tecnico-temporale che avrebbero resa problematica la rapida erogazione dei benefici. Il nuovo bando sarà predisposto in tempi brevissimi. I termini per la presentazione delle domande verranno conseguentemente posticipati”. Tale iniziativa viene accolta con favore, in quanto era stata sollecitata proprio dal Coordinamento Aer–Anti–Corallo nei giorni scorsi al Sottosegretario Vita, al fine di precisare una serie di problematiche che rischiavano di ostacolare il rilascio dei benefici, limitandone gli effetti ad un esiguo numero di imprese, escludendone molte altre non meno meritevoli, sulla base di non giustificate ragioni.

 

PROROGA DELLE CONCESSIONI TV LOCALI: INCONTRO CON IL GOVERNO

 

■ Il Coordinamento, nel quadro degli incontri politici programmati in relazione al Decreto Legge 433 del 18.11.99 del Governo, pubblicato nella G.U. n°273 del 20.11.99 (che proroga al 31 maggio 2000 il termine per la presentazione delle domande di concessione per la radiodiffusione tv in ambito locale), ha incontrato mercoledì 1 dicembre l’On. Vita, Sottosegretario alle comunicazioni. Tale decreto legge deve essere ora esaminato dal Parlamento (prima dal Senato e poi dalla Camera) per la conversione in legge con eventuali modifiche entro 60 giorni. Per tale ragione il Coordinamento sta sottoponendo al Governo e a numerosi parlamentari le proposte di emendamento, così da correggere gli aspetti negativi in esso contenuti e introdurre nuove norme, importanti ed urgenti, per l’emittenza locale. In ogni caso tali modifiche si rendono necessarie, in quanto attraverso il Decreto Legge nell’attuale formulazione non vengono introdotti nuovi meccanismi di pianificazione tali da aumentare le risorse a disposizione delle emittenti e ne consegue che al termine della semplice proroga si riproporrebbero inevitabilmente tutti i problemi attuali, rimasti nel frattempo completamente irrisolti.

 

RESOCONTO DELL’INCONTRO DEL COORDINAMENTO AER-ANTI-CORALLO “RADIO LOCALI: TECNOLOGIA DIGITALE DAB, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE”

■ Il Coordinamento è da tempo impegnato per lo sviluppo del digitale in Italia (in particolare fa parte della Commissione per lo sviluppo del digitale in Italia, presso l’Autorità) ed è particolarmente attento affinché siano garantite condizioni di pari opportunità per l’accesso delle radio locali alla nuova tecnologia. In tale contesto s’è svolto il 25 novembre a Roma l’incontro, organizzato dal Coordinamento stesso, “Radio locali: tecnologia digitale Dab, il punto della situazione”: una manifestazione a cui sono intervenuti Marco Rossignoli, Eugenio Porta, Luigi Bardelli, Fabrizio Berrini ed Elena Porta oltre a Sergio Visentin e a Roberto Saviotti della DBTA (Digital Broadcasting Technology Association) e a Giuseppe Sangiorgi, Commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Rossignoli in particolare ha dichiarato che ” Il Coordinamento vede lo sviluppo della tecnologia digitale Dab come occasione di evoluzione del settore, sia in termini di qualità dell’offerta, che di risparmio energetico e di prevenzione delle problematiche collegate ai campi elettromagnetici (in conseguenza delle limitate potenze di trasmissione necessarie). Ma proprio per la portata strategica di tale evoluzione, il Coordinamento esige che la svolta digitale sia gestita nel pieno rispetto del ruolo dell’emittenza locale e dei suoi diritti: in termini di opportunità d’accesso, di ruolo nella gestione dei sistemi di diffusione e di rilevanza nei confronti degli ascoltatori. Il Coordinamento è impegnato in un’azione di informazione, così da diffondere una corretta conoscenza sulle opportunità e le problematiche connesse al Dab, sollecitando anche a prevenire qualunque fenomeno di sviluppo anarchico o di occupazione impropria di canali e frequenze”. Dal canto suo il commissario Sangiorgi ha apprezzato “l’approccio collegiale che permette la definizione di un piano di sviluppo del digitale, così da prevenire le problematiche che invece caratterizzano l’applicazione del piano delle frequenze analogico”.
Nel corso dell’incontro è stata effettuata una presentazione di alcuni apparati trasmittenti e riceventi a tecnologia DAB grazie alla collaborazione con DBTA.

 

MINISTERO TRASPORTI E CAMPAGNA PUBBLICITARIA PER L’USO DEL CASCO

 

■ Le imprese radiofoniche e televisive locali vengono ingiustificatamente discriminateBando di gara con appalto-concorso del Ministero dei Trasporti, promosso dall’Ispettorato generale per l’A.N.C. e per i contratti (tel. 06-44126143 – fax 06-44126111). Il bando si riferisce alla programmazione di una campagna di comunicazione per l’incentivazione all’uso dei caschi per motociclisti e prevede la progettazione e creazione di una campagna tv, di una campagna radio, di manifesti murali e di annunci da utilizzare sui quotidiani periodici e testate specifiche.

 

L’importo dell’appalto è di lire 600 milioni I.V.A. inclusa. I concorrenti devono presentare un’unica offerta per l’insieme dei servizi di cui trattasi. Termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione: 7 dicembre 1999, ore 13. La domanda di partecipazione deve essere corredata dalla dichiarazione attestante il possesso di requisiti minimi, tra cui: fatturato globale conseguito nel triennio 96/98 di importo complessivo non inferiore a £1,5 miliardi; esecuzione nel triennio 96/98 o in corso di esecuzione di almeno un incarico annuo non inferiore ai 400 milioni e con caratteristiche similari a quella del suddetto appalto concorso; elenco clienti principali gestiti.
Tale bando non può che generare aspre critiche sulla sua formulazione, poiché in esso non vengono minimamente rispettate le quote minime riservate per l’emittenza locale: né quella prevista per le emittenti radio e tv dall’art. 9 della L. 223/90, né quella prevista dall’art. 10 della Legge 250/90 che equipara ai quotidiani locali l’emittenza radiofonica che svolge attività informativa.

 

INOPPORTUNA INIZIATIVA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA. CONFUSIONE SULLE COMPETENZE TERRITORIALI IN MATERIA DI IMPIANTI RADIOTELEVISIVI E CAMPI LETTROMAGNETICI

 

■ La Giunta regionale dell’Emilia Romagna ha varato un progetto di legge per regolare la collocazione dei 2238 impianti radiotelevisivi (1914 privati e 324 Rai) censiti sul proprio territorio. Questa iniziativa avrebbe il fine di regolare tali impianti e risanare le situazioni fuori norma rispetto ai limiti fissati dal decreto legislativo n. 381/98, in attesa che venga approvata la legge-quadro nazionale. Tale iniziativa è perlomeno inopportuna, proprio perché è attualmente in corso la definizione della normativa nazionale, già approvata alla Camera e ora all’esame del Senato. Le sovrapposizioni di norme tra nazionale e regionale contribuiscono solo a creare molta confusione sul piano normativo, interpretativo ed applicativo. Sul punto rimane anche aperta la questione della competenza o meno dei sindaci: la normativa statale non prevede affatto tale possibilità di intervento municipale. Per questo tutte le ordinanze emanate dai sindaci in materia (e molte proprio in Emilia Romagna, a iniziare dal sindaco di Bologna), saranno sicuramente impugnate avanti il Tar.

 

DA NUMEROSI ESPERTI INTERNAZIONALI RIUNITI AL CRN DI ROMA VENGONO DICHIARAZIONI A FAVORE DELLE RAGIONI DELL’EMITTENZA RADIOTELEVSIVA SULLA QUESTIONE DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI

 

■ La stampa quotidiana ha riportato confortanti dichiarazioni di ricercatori medici di fama mondiale, riunitisi a fine novembre a Roma al Cnr, in occasione del “1° Congresso Medico Internazionale”. Tutte le relazioni degli scienziati che hanno parlato il primo giorno di meeting hanno concordato sul fatto che non esiste alcuna fondata ragione per sostenere che i campi elettromagnetici possano indurre effetti dannosi, banali o gravi che siano, sull’uomo.
Tali dichiarazioni sono state accolte con particolare soddisfazione, perché danno maggior conforto nell’azione promossa dal Coordinamento per una corretta gestione della problematica collegata ai limiti di campo elettromagnetico, una questione che oltretutto ha registrato in questo periodo importanti pronunciamenti dei Tar del Lazio e della Lombardia, favorevoli alle tesi sostenute dal Coordinamento stesso.

 

ISTRUTTORIA DELL’AUTHORITY SU RAI E MEDIASET PER POSIZIONE DOMINANTE

 

■ A Paola Manacorda, commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, è stata affidata l’istruttoria per accertare l’eventualità che Rai e Mediaset detengano posizione dominante nella raccolta delle risorse televisive italiane. La legge 249/97 fissa nel 30% il tetto massimo della raccolta derivante da spot commerciali, televendite e da ogni offerta televisiva.

INCENTIVI PER PARABOLE E DECODER

 

■ Varata la norma che stanzia 220 miliardi in tre anni per chi acquisterà parabole e ricevitori decodificatori per tv digitale con accesso condizionato e programmi radiotelevisivi digitali in chiaro ricorrendo al decoder unico che entrerà in vigore dal 1 luglio 2000. Ogni utente potrà usufruire di un contributo dello Stato pari a Lire 150.000, a condizione che acquisti un decoder ad accesso libero, per come stabilito dalla L. 78/99. Il Ministero delle comunicazioni ha dato il via libera al Regolamento dell’Authority; l’incentivo stanziato nella finanziaria è di 50 miliardi nel 2000, 50 miliardi nel 2001 e 120 miliardi nel 2002. Per rendere operativa tale opportunità occorre l’approvazione dell’Unione Europea.

COORDINAMENTO E CONFCOMMERCIO AL VIA

 

■ Il 24 novembre si è svolto il primo incontro operativo tra Coordinamento Aer-Anti-Corallo e il segretario generale della Confcommercio dr. Giuseppe Cerroni. Sono previsti ulteriori incontri nei prossimi giorni.

TELENOVA: NUOVI STUDI, TUTTI DIGITALI

 

■ Inaugurati il 22 novembre a Milano i nuovissimi studi, a tecnologia completamente digitale, di Telenova. Sono intervenuti alla serata, tra gli altri, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il rag. Fioravante Cavarretta (amministratore delegato di Telenova), don Emilio Sassi l’amministratore delegato della St Pauls (editrice dell’emittente) e, per il Coordinamento, l’avv. Rossignoli che nel corso del proprio intervento ha sottolineato “l’elevata capacità imprenditoriale e il crescente livello tecnologico delle imprese radiotelevisive locali, che investono con coraggio e che per questo attendono certezze dal Governo in termini di concessioni e di condizioni normative tali da permettere un adeguato sviluppo dell’intero settore”.

 

CALENDARIO

 

26 novembre a Bolzano
Si è svolto a Bolzano il 26.11 un incontro organizzato dal Corerat sul tema “Radiotv nelle aree Ue a minoranza linguistica”. Per il Coordinamento è intervenuta Elena Porta.

 

27 novembre a Massa sul ddl 1138
Si è svolto a Massa Carrara sabato 27.11 un incontro organizzato dal Sen. Baldini (FI) sulle locali e il 1138.
Per il Coordinamento sono intervenuti Eugenio Porta, Luigi Bardelli e Fabrizio Berrini.

 

14 dicembre a Roma
Si svolgerà a Roma il 14.12 un incontro organizzato dal gruppo di Senatori del Polo: Sen. Baldini (FI), Sen. Bornacini (AN) e Sen. Bosi (Ccd). Per il Coordinamento Aer-Anti-Corallo sono invitati Rossignoli, Porta e Bardelli.