TeleRadiofax n. 03/2007 – 10 Febbraio 2007

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Sommario:


DISPONIBILITA’ DELLE EMITTENTI LOCALI PER UN’INFORMAZIONE CHE FAVORISCA UNA COMPETIZIONE SPORTIVA LEALE, PER PREVENIRE EPISODI DI VIOLENZA

■ Lo scorso 6 febbraio il Ministro delle comunicazioni on. Paolo Gentiloni ha convocato, unitamente al Ministro delle politiche giovanili e dello sport, on. Giovanna Melandri, un vertice con le associazioni dell’emittenza radiofonica e televisiva, i rappresentanti degli editori della carta stampata e quelli dei giornalisti per affrontare le problematiche connesse ai gravissimi, recenti episodi di violenza negli stadi.
AERANTI-CORALLO, che era presente all’incontro con una delegazione composta da Marco Rossignoli, Luigi Bardelli, Fabrizio Berrini e Alessia Caricato, ha confermato ai Ministri Gentiloni e Melandri la piena disponibilità delle emittenti televisive e radiofoniche locali, che da sempre curano trasmissioni sportive sulle squadre di calcio delle rispettive zone geografiche, a svolgere un’attività informativa che favorisca la cessazione di ogni episodio di violenza negli stadi. In particolare, la disponibilità all’iniziativa espressa da AERANTI-CORALLO mira ad individuare regole comportamentali, di intesa tra editori e giornalisti, per stemperare il clima di violenza negli stadi.
A conclusione dell’incontro è stato creato un tavolo di confronto per elaborare un “codice di autoregolamentazione” finalizzato a contribuire alla diffusione tra i giovani dei valori di una competizione sportiva leale e rispettosa dell’avversario, per prevenire fenomeni di violenza o turbativa dell’ordine pubblico legati allo svolgimento di manifestazioni sportive.

IL 15 FEBBRAIO AUDIZIONE DI AERANTI-CORALLO ALLA CAMERA

■ Il prossimo 15 febbraio AERANTI-CORALLO verrà ascoltata dalle Commissioni riunite VII (Cultura) e IX (Trasporti) della Camera dei Deputati sul disegno di legge AC 1825 recante disposizioni per la disciplina del settore televisivo nella fase di transizione alla tecnologia digitale (il c.d. “ddl Gentiloni”).
Nell’ambito dell’audizione, AERANTI-CORALLO, che condivide nella sostanza i principi espressi dal disegno di legge, tra i quali quello molto importante relativo al riequilibrio del mercato analogico, solleciterà l’introduzione di norme specifiche finalizzate a favorire gli investimenti pubblicitari sulle tv locali, quali, tra l’altro, la possibilità di trasmettere televendite solo da parte delle tv locali e il mantenimento delle telepromozioni delle tv locali nel limite di affollamento giornaliero.

L’APPUNTAMENTO CON IL RADIOTV FORUM 2007 E’ PER IL 5 E 6 GIUGNO A ROMA

■ Martedì 5 e mercoledì 6 giugno si terrà a Roma, presso il Convention Center dell’Hotel Melià Roma Aurelia Antica, in via degli Aldobrandeschi n. 223, la seconda edizione del RADIOTV FORUM di AERANTI-CORALLO.
Il RADIOTV FORUM 2007 sarà articolato in convegni sulle problematiche del settore radiotelevisivo locale, satellitare e via internet nonché in conferenze tecniche e specialistiche, mentre nell’area expo verranno allestiti stand nei quali aziende del broadcast, dell’audio e del video potranno presentare i propri prodotti e servizi.
Rammentiamo che per qualunque informazione e aggiornamento sull’evento è possibile consultare il sito internet www.radiotvforum.it, accessibile anche attraverso il sito www.aeranticorallo.it.
Nello stesso sito è anche possibile preregistrarsi e ricevere aggiornamenti periodici su tutte le novità legate al RADIOTV FORUM 2007. L’evento è organizzato dalla Radiotv srl, in collaborazione, per la parte expo, con la Imas Publishing Europe srl, editrice della rivista tecnica di settore Broadcast & Production.

IL PRESIDENTE DELL’AGCOM CORRADO CALABRO’ IN AUDIZIONE ALLA CAMERA SUL DDL GENTILONI

 

■ Si è svolta il 7 febbraio u.s. l’audizione del Presidente della Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò, presso le Commissioni riunite VII (Cultura) e IX (Trasporti) della Camera, dove è in corso un’indagine conoscitiva sull’esame del disegno di legge n. AC 1825 recante “Disposizioni per la disciplina del settore televisivo nella fase di transizione alla tecnologia digitale.”
Il Presidente dell’Authority ha aperto il proprio intervento ripercorrendo le fasi storiche che hanno caratterizzato l’assetto del sistema televisivo nazionale, sin dalle prime pronunzie della Corte costituzionale in materia e evidenziando che nel corso degli anni, i diversi interventi normativi che si sono succeduti sono stati finalizzati alla ricerca della giusta combinazione tra la salvaguardia del pluralismo e la tutela della concorrenza.
Il Presidente Calabrò ha quindi rilevato che “l’opportunità di un nuovo intervento legislativo si basa sul presupposto fattuale che l’attuale assetto del settore televisivo non sia idoneo a garantire un pieno rispetto dei principi di pluralismo informativo e di tutela della concorrenza.”
Il Presidente dell’Agcom ha quindi evidenziato che sul fronte della raccolta pubblicitaria e dell’offerta di contenuti televisivi a pagamento, vi è una elevata concentrazione, tanto è vero che i due principali gruppi, Rai e Mediaset, hanno raccolto nel 2005 l’85% della pubblicità televisiva, mentre nel mercato della vendita dei contenuti televisivi a pagamento, la sola Sky deteneva nel 2005 una quota del 95%.
Il Presidente dell’Agcom ha altresì evidenziato che il digitale terrestre “è il ponte levatoio che consente di uscire dal castello dei due Signori della televisione analogica.”, ovvero dalla logica duopolistica che ha sin qui caratterizzato lo sviluppo della televisione in Italia.
Entrando nel merito del ddl in esame, il Presidente dell’Agcom ha sottolineato come il disegno di legge preveda alcuni interventi volti a ridurre le barriere all’ingresso nel settore televisivo in un contesto concorrenziale tra diverse piattaforme; tale previsione viene vista con favore dall’Agcom, perché verrebbe rimosso il primo difetto strutturale del sistema radiotelevisivo. Il Presidente dell’Agcom ha poi rilevato come la fase di transizione (switch-over) sia la più penalizzante per le imprese, costrette a trasmettere gli stessi contenuti in simulcast; ha inoltre sottolineato che tale opzione diventa onerosa e quasi sempre non praticabile per le tv locali, a causa della mancanza di impianti ridondanti da parte delle stesse.
Calabrò ha quindi affermato che occorre definire un percorso di transizione al digitale certo, procedendo per aree territoriali e non per reti. Infine, sulla problematica dei limiti di affollamento pubblicitario previsti dal ddl 1825, il Presidente dell’Autorità ha osservato che la misura prevista nel disegno di legge “può rivelarsi proporzionale al fine dell’ampliamento del pluralismo, a condizione che costituisca un effettivo incentivo ad accelerare lo sviluppo del digitale (e delle altre piattaforme) ed abbia – come ha – carattere transitorio.”

 

IL 19 FEBBRAIO AERANTI-CORALLO ALL’AGCOM

 

■ Sono state fissate per il prossimo 19 febbraio, presso la sede romana dell’AGCOM, due audizioni di AERANTI-CORALLO. La prima audizione riguarda le modalità di ripartizione dei diritti residuali delle opere audiovisive, mentre la seconda riguarda lo schema di regolamento predisposto dall’AGCOM relativamente alla cessione del 40 percento della capacità trasmissiva da parte degli operatori che eserciscono più di una rete. Su quest’ultimo tema, AERANTI-CORALLO, ribadirà il proprio giudizio molto critico sullo schema di provvedimento chiedendo il riesame integrale dello stesso, in un’ottica di rispetto del ruolo delle imprese televisive locali, del pluralismo informativo garantito dalle stesse e dal titolo preferenziale loro spettante per legge.

AUDIZIONE DI AERANTI-CORALLO AL MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI SULLE LINEE GUIDA RAI

■ Lo scorso 31 gennaio AERANTI-CORALLO è stata ascoltata al Ministero delle comunicazioni, alla presenza del Sottosegretario Vimercati, del Consigliere del Ministro Sangiorgi, del Vicecapo di gabinetto Bono e del capo della segreteria del Ministro Bonaccorsi, nell’ambito della consultazione sulle linee guida per la riforma della Rai.
La delegazione di AERANTI-CORALLO ha illustrato le proprie osservazioni sulle linee guida emanate dal Ministero, evidenziando, tra l’altro, l’importanza di disciplinare la Rai senza incidere in alcun modo sul ruolo che l’emittenza locale riveste in relazione all’informazione sul territorio.
Per questo motivo, AERANTI-CORALLO ha richiesto che, anche per il futuro, rimangano inalterate le previsioni normative che vietano alla Rai di differenziare le trasmissioni pubblicitarie e i programmi dati (in tecnica digitale) nelle varie aree servite.
AERANTI-CORALLO ha anche chiesto che rimangano inalterate le norme che limitano la possibilità di differenziazione della programmazione Rai ai soli bacini regionali (senza possibilità di ulteriore capillarizzazione dei bacini stessi) e che non venga modificato il tetto di ore di diffusione regionale.
Sul tema delle risorse pubblicitarie, (le linee guida prevedono che la Rai debba ridurre la propria dipendenza dalla pubblicità), AERANTI-CORALLO ha poi osservato che con la liberazione di risorse da parte della concessionaria pubblica dovrebbero essere contestualmente create le condizioni per la redistribuzione delle risorse medesime in maniera equa, puntando a una maggiore apertura del mercato che consenta ai soggetti che oggi sono maggiormente penalizzati, ovvero le emittenti locali, di poter sviluppare la propria raccolta pubblicitaria.