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Nel frattempo, AERANTI-CORALLO ha sollecitato senatori e deputati della maggioranza e dell’opposizione a presentare interpellanze e interrogazioni parlamentari finalizzate a chiedere al Governo come intenda dare attuazione all’ordine del giorno presentato dal Senatore Vita e altri, approvato dal Senato il 25 febbraio u.s., con il quale lo stesso Governo viene impegnato, tra l’altro, “a prevedere, anche al fine di garantire il pluralismo dell’informazione, l’inclusione delle imprese di radiodiffusione sonora e televisiva di carattere locale fra i soggetti beneficiari dei contributi all’editoria per l’annualità 2009 e per le annualità successive.”
LE INTERROGAZIONI E LE INTERPELLANZE PARLAMENTARI
Si tratta ora di vedere quali soluzioni il Governo prospetterà per risolvere in tempi brevi la problematica.
Inoltre, hanno presentato interrogazioni a risposta in Commissione l’on. Davide Caparini, della Lega Nord (1° firmatario) assieme agli on.li Marco Reguzzoni, Giacomo Stucchi, Jonny Crosio, Alessandro Montagnoli e Andrea Gibelli; l’on. Mario Lovelli, del PD (1° firmatario), assieme agli on.li Paolo Gentiloni Silveri, Stefano Esposito, Massimo Fiorio, Giorgio Merlo e Anna Rossomando.Al Senato, invece, hanno presentato interrogazioni a risposta scritta il sen. Domenico Gramazio (PDL) e il sen. Giovanni Legnini (PD).
IL PARERE DELLA COMM. VII DELLA CAMERA
Mercoledì 10 marzo la Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati ha approvato il parere sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante misure di semplificazione e riordino della disciplina di erogazione dei contributi all’editoria. Nel parere, che, ricordiamo, non ha natura vincolante, la Commissione VII della Camera ha posto alcune condizioni, tra cui quella di “prevedere, in tempo utile per la presentazione delle domande al Dipartimento per l’informazione dell’editoria, la concessione di particolari agevolazioni per l’emittenza radiofonica e televisiva locale e per i giornali italiani all’estero e per i giornali dei movimenti dei consumatori, dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 3210 di conversione in legge del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 194 (il cosiddetto decreto legge «Milleproroghe»), convertito nella legge 26 febbraio 2010, n. 25, del-l’emendamento che ha soppresso le provvidenze per questi specifici settori.” Tale parere, approvato all’unanimità da tutti i membri della Commissione, è un importante segnale di attenzione verso la problematica creata dalla soppressione delle provvidenze per radio e tv locali. I contenuti del parere sono stati illustrati, nello stesso pomeriggio, in una conferenza stampa a Montecitorio, (alla quale ha partecipato per AERANTI-CORALLO Fabrizio Berrini) dagli on. Ricky Levi ed Emilia De Blasi (PD) e dall’on. Giuseppe Giulietti (gruppo Misto).
LE REAZIONI
La protesta sollevata da AERANTI-CORALLO e dalle imprese radiofoniche e televisive locali continua a causare reazioni da parte del mondo politico. In particolare, si può registrare un atteggiamento possibilista da parte della maggioranza e di esponenti del Governo; come ha fatto il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia, che ha dichiarato in una intervista a Cnr “Non escludiamo che il Dl incentivi contenga i fondi per l’emittenza radio e tv tagliati dal decreto milleproroghe”, aggiungendo che “il Governo, in particolare il Dipartimento per l’Editoria, è intenzionato a ripristinare i fondi. Saglia ha proseguito affermando che “nel Dl incentivi c’è una norma che viene incontro a queste realtà soprattutto per quanto riguarda gli investimenti pubblicitari. Penso che un intervento in questa direzione sarà condiviso dal Consiglio dei Ministri. Nella bozza del Dl incentivi non c’è ancora il ripristino perché ci stiamo ancora ragionando.” Il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, in una intervista a Cnr, ha affermato “Da ministro della Gioventù non mi sento di condividere il provvedimento sull’editoria, che taglia risorse alle emittenti radio e tv, in particolare perché molte testate si sono viste riconfermare i contributi per pure questioni di anzianità, questioni sulle quali non mi trovo d’accordo.” Frattanto, prosegue la solidarietà “bipartisan” di esponenti politici di maggioranza e opposizione al settore dell’emittenza radiofonica e televisiva locale. Tra gli altri, il Vicepresidente del Senato, Domenico Nania, che ha affermato in una intervista a Cnr: “Sto con radio e tv e sono contrarissimo ai soldi che si danno ai grandi giornali che fanno cappo a gruppi finanziari”, aggiungendo che “ci sono margini per mettere mano a questa situazione.”
Il presidente del gruppo consiliare regionale Marche del PRC, Giuliano Brandoni, ha espresso solidarietà, in particolare alle emittenti marchigiane.
■ (Testo interpellanza urgente presentata alla Camera da 24 Deputati dall’Udc)
“I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:
quali iniziative intenda adottare la Presidenza del Consiglio dei ministri per recuperare il ritardo nell’emanazione dei decreti di riconoscimento delle provvidenze all’editoria per le imprese radiofoniche e televisive locali, relative agli anni 2007 e 2008″.
IL TAR LAZIO SOSPENDE REGOLAMENTO AGCOM SU PAR CONDICIO
■ La sezione Terza ter del Tar del Lazio, accogliendo la richiesta di Telecom Italia Media e di Sky, ha disposto la sospensione del regolamento Agcom sulla par condicio nella parte in cui blocca i talk show in periodo elettorale sulle emittenti nazionali. L’udienza di merito è fissata per il prossimo 6 maggio. Frattanto, la Commissione Servizi e prodotti della Agcom ha annullato, nella seduta del 12 marzo, le disposizioni in questione. La Rai ha convocato un Consiglio di amministrazione straordinario per il prossimo 15 marzo. Ricordiamo che per quanto riguarda le emittenti locali, la materia è disciplinata dalla cosiddetta “par condicio per il settore locale”.
IL PRESIDENTE DEL COORDINAMENTO CORECOM SOLLECITA IL DECRETO PER I RIMBORSI DEI “MAG”
■ Come noto, le disposizioni relative alla disciplina in materia di comunicazione politica e di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per le elezioni regionali, provinciali e comunali fissate per i giorni 28 e 29 marzo 2010, di cui alla delibera n. 25/10/CSP della Agcom, danno ai Corecom il compito di determinare il numero complessivo di messaggi autogestiti gratuiti (rimborsati dallo Stato attraverso le regioni) da ripartire tra i soggetti politici richiedenti, in relazione alle risorse disponibili previste dal decreto del Ministro dello sviluppo economico adottato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Spetta sempre ai Corecom di autorizzare le emittenti locali alla trasmissione dei messaggi gratuiti dei soggetti politici candidati e stabilire mediante sorteggio il calendario per la trasmissione dei messaggi stessi. Con una lettera indirizzata al Ministro Scajola e al Viceministro Romani, il presidente del coordinamento dei Corecom, Roberto Pellegrini, ha reso noto che il decreto in oggetto non è ancora stato emanato e, pertanto, i Corecom non possono allo stato assolvere gli adempimenti di competenza per la campagna elettorale in corso. Da verifiche effettuate da AERANTI-CORALLO il decreto in oggetto dovrebbe essere firmato la prossima settimana.
■ Il Dlgs sui servizi di media audiovisivi, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 1 marzo, deve ancora essere pubblicato in Gazzetta ufficiale. Come noto, tale decreto contiene la norma che dà all’Agcom il potere di emanare il regolamento per l’ordinamento automatico dei canali sulla tv digitale terrestre (c.d. LCN) e al Ministero dello Sviluppo economico la facoltà di assegnare, sulla base di detto regolamento, le numerazioni ai fornitori di contenuti. AERANTI-CORALLO auspica che la pubblicazione dello stesso avvenga in tempi rapidissimi, stante la perdurante situazione di disagio e incertezza per tutto il settore relativamente al problema dell’ordinamento automatico dei canali.