Tv digitale: inaccettabile la mancata assegnazione da parte del MSE delle frequenze rimaste inutilizzate

Cs 1/2013  del 10 gennaio 2013

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TV DIGITALE: INACCETTABILE LA MANCATA ASSEGNAZIONE

DA PARTE DEL MSE DELLE FREQUENZE RIMASTE INUTILIZZATE

■  Nei giorni scorsi si è concluso il procedimento previsto dai bandi del Ministero dello Sviluppo Economico del 5 settembre 2012 e dalla delibera Agcom n.265/12/CONS per la riassegnazione delle frequenze per le trasmissioni digitali terrestri da parte delle tv locali nelle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Campania.

Al riguardo l’Avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo ha dichiarato: “Aeranti-Corallo esprime un giudizio assolutamente negativo sulle scelte  e sulle relative modalità attuative operate dal Ministero nel corso dell’anno 2012. Tali scelte e tali modalità attuative – ha proseguito Rossignoli – hanno, infatti fortemente penalizzato il comparto televisivo locale,  con  evidenti conseguenze sul pluralismo e sulla concorrenza nel settore.

Il Ministero – ha aggiunto Rossignoli – non ha, peraltro, assegnato (diversamente da come ha fatto in molte delle regioni in precedenza digitalizzate attraverso i bandi di gara) eventuali frequenze rimaste inutilizzate, ai soggetti collocati in graduatoria, con posizione successiva a quella del numero delle frequenze complessivamente disponibili.

E’ così accaduto – ha proseguito Rossignoli – che alcune tv locali operanti in aree radioelettricamente isolate (come, tra le altre, Tele Vallassina, operante nel territorio compreso tra le province di Como e di Lecco; Tele Monteneve di Livigno; Tele Ponte di Legno operante in Valcamonica; Tele Boario operante tra le valli bresciane e quelle bergamasche), dove vi sono frequenze pianificate non utilizzate, non abbiano ricevuto l’assegnazione frequenziale.

Occorre, peraltro, considerare – ha aggiunto Rossignoli – che tali emittenti in molti casi, non possono neppure realizzare il must carry poiché nelle zone ove facevano servizio spesso non operano altre tv locali.

Riteniamo – ha concluso Rossignoli – che il Ministero debba dare soluzione alla problematica, provvedendo al più presto alle suddette assegnazioni.

 

 

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